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Al Museo Bagatti Valsecchi, Ritorno a Cola dell’Amatrice.

Fino al 27 agosto, il Museo Bagatti Valsecchi ospita la mostra Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, il nuovo progetto di Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi.
Sulla scia dell’ultimo terremoto che ha colpito il centro Italia, Regione Lombardia ha deciso di organizzare una mostra per tenere alta l’attenzione sul patrimonio artistico danneggiato dal sisma. L’obiettivo è quello di valorizzare l’identità e la vocazione culturale delle zone terremotate e dare voce al desiderio di resurrezione di un intero territorio.
Nasce così Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno, il progetto espositivo di Regione Lombardia a cura di Vittorio Sgarbi che mette in mostra al Museo Bagatti Valsecchi quattro opere di Nicola Filotesio, meglio conosciuto come Cola dell’Amatrice.

Nato intorno al 1490 proprio nel comune della provincia di Rieti oggi distrutto dal terremoto, Cola dell’Amatrice a Roma ebbe la possibilità di conoscere Raffaello e Michelangelo, aggiornando così la propria formazione legata ai modelli umbro-laziali del tardo Quattrocento. Formatosi nel territorio appenninico compreso fra Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, dapprima guardò con interesse le creazioni di Perugino, lasciandosi poi attrarre da Raffaello, modello da lui rielaborato in chiave anticlassica, ponendo l’accento sulla drammatica espressività dei dolenti. L’artista è stato oggetto di importanti contributi critici da parte di Federico Zeri, che sin dagli anni Cinquanta del Novecento pose l’attenzione sui territori appenninici oggi devastati dal sisma.

La mostra dedicata a Nicola Filotesio vede esposte quattro opere oggi custodite nella Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno: due Angeli e la coppia di tavole della Vergine addolorata e del San Giovanni apostolo, figure a grandezza naturale di toccante intensità emotiva. Lo stile della Vergine Addolorata e del San Giovanni apostolo sembra quasi anticipare l’arte della Controriforma: la commovente intensità dei due dolenti favorisce l’immedesimazione dei fedeli, offrendosi quale modello di preghiera e di struggente partecipazione.
A corredo della mostra, un video ripropone le immagini dei recenti terremoti che hanno colpito il cuore dell’Italia.
Collegata alla mostra, è la campagna di raccolta fondi dell’iniziativa Adotta un museo di ICOM Italia – International Council of Museums, volta al restauro della Vergine, statua lignea del XV secolo della chiesa di San Pellegrino a Norcia, danneggiata dal sisma dello scorso 2016.

«Il Museo Bagatti Valsecchi è lieto di accogliere ancora una volta un progetto di Regione Lombardia, creando un’occasione di approfondimento e riflessione culturale per la città di Milano e rinnovando al contempo l’attenzione su una calamità che ha duramente colpito l’Italia» così commenta Pier Fausto Bagatti Valsecchi, presidente della Fondazione omonima. «Ospitare all’interno della casa museo un artista che è stato protagonista di un “Rinascimento distaccato” si allinea con l’azione collezionistica dei due fratelli Fausto e Giuseppe, i quali composero la loro collezione proprio attingendo a quel tessuto provinciale cui anche Cola afferisce».
Il 15 giugno e il 13 luglio, alle ore 16:00, sono previsti dei laboratori per i bambini che vogliono imparare a disegnare come in una bottega del Rinascimento, prendendo ispirazione dall’arte di Cola dell’Amatrice.

Ritorno a Cola dell’Amatrice. Opere dalla Pinacoteca civica di Ascoli Piceno
è in mostra al Museo Bagatti Valsecchi fino al 27 agosto, dal martedì alla domenica, ad eccezione di martedì 15 agosto.

Info
Museo Bagatti Valsecchi
Via Gesù 5, Milano
Tel: 02 76006132
E-mail: info@museobagattivalsecchi.org
Martedì-Domenica h 13:00-17:45
Ingresso: intero 9 euro, ridotto 6 euro
www.museobagattivalsecchi.org
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